Acne

L’acne è una malattia della pelle che si manifesta con i brufoli sul viso, torace e parte alta della schiena. È una problematica che interessa soprattutto gli adolescenti; spesso, però, i pazienti non hanno mai avuto un brufolo durante l’adolescenza e cominciano a soffrire di acne dopo i 20-23 anni. È una malattia che riduce l’autostima e può diventare un problema psicologico importante per il paziente tanto da limitare la sua vita sociale per vergogna o imbarazzo del proprio aspetto. Spesso viene sottovalutata pensando ad un problema passeggero e ricorrendo al “fai da te”. È importante affrontare l’acne insieme al dermatologo creando un rapporto di fiducia e discutendo di volta in volta il trattamento migliore per il paziente, creando un’alleanza terapeutica dermatologo-paziente per raggiungere insieme l’obiettivo!

Che cos’è l’acne?

L’acne è una malattia infiammatoria dell’unità pilo-sebacea.

La pelle è un vero e proprio organo. Il suo strato più esterno si chiama epidermide. Sotto l’epidermide c’è il derma  e contiene importanti strutture come i peli e le ghiandole sebacee. Ad ogni pelo è annessa una ghiandola che produce sebo, cioè il grasso che protegge la pelle.

Se la nostra pelle produce sebo in eccesso, si accumula nella ghiandola e la infiamma. La produzione del sebo viene stimolata da ormoni (in particolare il testosterone presente sia nel sesso maschile che femminile), per questo si manifesta soprattutto durante l’adolescenza. Il sebo insieme a cellule morte della pelle creano un vero e proprio tappo che fa accumulare il sebo nell’unità pilo-sebacea. Questo “materiale” di sebo e cellule morte sono un vero e proprio “alimento” per i batteri, tra cui il Cutibacterium acnes, che proliferano e producono sostanze che infiammano la pelle.

Dove e come si manifesta l’acne?

L’ acne si manifesta al volto (fronte, guance e mento), petto e parte alta della schiena. Oltre i famosi brufoli, l’acne si manifesta anche con altre lesioni tipiche.

Quando si accumulano sebo e cellule morte formando un tappo si formano i comedoni, che possono essere aperti (“punti neri” sono piccoli puntini neri il cui colore è dovuto alla ossidazione del materiale accumulato) o chiusi (“punti bianchi” sono delle piccole protuberanze biancastre). Sia punti neri che i punti bianchi non sono infiammati.

Quando cominciano a proliferare batteri a livello dell’unità pilo-sebacea, rappresentano un segnale di pericolo per il sistema immunitario. In questo caso si formano lesioni infiammatorie rosse e rilevate come papule e pustole (chiamati anche brufoli o foruncoli). Se la pelle che circonda l’unità pilo-sebacea si rompe, tutto il materiale (sebo, cellule morte, batteri, cellule del sistema immunitario) finiscono nel derma; in questo caso la reazione infiammatoria è maggiore e si formano i noduli, lesioni rosse, gonfie e dolenti che guariscono lentamente.

Quanto più sono presenti lesioni infiammatorie profonde, tanto maggiore è la probabilità che possano lasciare cicatrici quando guariscono.

We are different from neurosurgeons as we do not perform brain or spinal cord surgery. However, neurologists and neurosurgeons work closely together for several conditions, sometimes even in the operating room.

Esiste un solo tipo di acne?

A seconda del tipo di lesioni che sono presenti sul viso del paziente, si possono individuare diversi tipi di acne:

  • Acne comedonica, se prevalgono i comedoni
  • Acne papulo-pustolosa, se prevalgono papule e pustole
  • Acne nodulare o conglobata, se prevalgono i noduli

Chi soffre di acne?

Solitamente l’acne si presenta durante l’adolescenza, quando ci sono importanti cambiamenti ormonali con un aumento di produzione di testosterone sia nel sesso maschile che femminile. Il testosterone ha numerosi “bersagli”, tra cui la ghiandola sebacea facendo aumentare la produzione del sebo.

Molti pazienti, tuttavia, affermano di non aver mai sofferto durante l’adolescenza di acne e che dopo i 20 anni si siano trovati a combattere con una problematica sconosciuta. In questo caso la problematica interessa in particolare il sesso femminile ed è spesso legata all’ovaio micropolicistico, una condizione in cui l’ovaio è caratterizzato da tante piccole cisti e produce una maggiore quantità di testosterone. Anche in questo caso, quindi, la causa è ormonale.

Esistono fattori che influenzano l’acne?

La familiarità raddoppia la probabilità di insorgenza di acne. Come, già visto, il fattore ormonale e del testosterone svolge ruolo centrale; anche i cambiamenti ormonali nel corso del ciclo mestruale influenzano il peggioramento dell’acne.

Numerosi fattori esterni possono favorire l’insorgenza di acne o peggiorarla. Tra questi l’igiene personale, l’uso di prodotti inadeguati, la stagionalità (l’acne migliora solitamente durante l’estate e peggiora nel periodo invernale), lo stress emotivo. La manipolazione delle lesioni (“schiacciare” i brufoli o i punti neri) è un comportamento da evitare perché aumenta l’infiammazione.

L’alimentazione influenza l’acne. È un falso mito che un singolo alimento è in grado di far formare un brufolo. È dimostrato, però, che un regime alimentare con elevato indice glicemico favorisce l’insorgenza o il peggioramento dell’acne perché favorisce la produzione di sebo.

Come fattore esterno che recentemente influenzando il peggioramento dell’acne, bisogna citare la mascherina che determina l’aumento della temperatura e dell’umidità locale, favorendo la proliferazione del Cutibacterium acnes e la colonizzazione da parte di batteri provenienti da bocca e naso. In questo caso l’acne è localizzata maggiormente nella zona della mascherina ed è stata battezzata maskne.

Come posso trattare l’acne?

L’acne è una patologia curabile, ma in alcuni periodi può peggiorare ed in altri migliorare. Sconsigliamo rimedi “fai da te”.

Le terapie per acne sono numerose e tutte potenzialmente efficaci in base al tipo di acne del paziente. Esistono terapie topiche (detergenti, creme, maschere), da assumere per via orale o da eseguire in studio (peeling, Low Level Laser Therapy)

Dopo una adeguata visita e la richiesta di eventuali esami ed approfondimenti, il nostro staff sceglie la terapia più adatta al paziente personalizzandola caso per caso e in base a come l’acne cambia nel tempo.

È importante affrontare l’acne insieme creando un rapporto di fiducia e discutendo di volta in volta il trattamento migliore per il paziente, creando un’alleanza terapeutica dermatologo-paziente per raggiungere insieme l’obiettivo!

È possibile trattare le cicatrici da acne?

Nel nostro ambulatorio sono presenti tecnologie che ci consentono di trattare cicatrici da acne

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